martedì 18 febbraio 2014

Il breaking


              Breakdance
Nasce a metà degli anni 70 nel Bronx, quartiere nero per eccellenza della periferia di New York City. Agli inizi erano semplici movimenti presi dalla “capoeira” brasiliana, con cui i neri e i sudamericani volevano mettersi in mostra per le strade dei sobborghi di N.Y. Successivamente questi movimenti base hanno iniziato ad essere modificati secondo lo stile di ogni esecutore ed hanno preso vita propria, creando così una nuova danza molto acrobatica, mai vista prima. La straordinaria novità portata dalla Break Dance consiste nel “contatto con il suolo”. In nessun altro stile di danza, fino ad allora, si erano studiati ed approfonditi movimenti al suolo. La Break Dance, inoltre, è sempre stata caratterizzata, fin dall’inizio, da passi e movimenti estremamente spettacolari. Ecco dunque che rotazioni (“Spins”&”Glides”), movimenti frammentati (“electrics” e “freeze”) e passi acrobatici (“evolutions”) sono entrati di prepotenza nella Break e ne costituiscono tuttora la parte preponderante. Parallelamente alla danza a terra si è sviluppata anche una particolare danza in piedi denominata “Electric Boogee” che include movimenti di mimo e robot ed in cui il ballerino sembra un “pupazzo percorso da numerose correnti elettriche”. Negli anni 80 la Break Dance fu inserita nel programma del Black Power Movement (associazione nera molto famosa negli USA) per cercare di risolvere i problemi di violenza tra le bande rivali della gente di colore. La supremazia su un territorio, così, non venne più determinata da cruenti scontri tra bande, ma da sfide di Break in cui la squadre che mostrava maggiori abilità tecniche e migliori acrobazie vinceva sull’altra.

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